Ricordando KOSTAS GEORGAKIS 50 ANNI DOPO

Per la libertà, contro tutte le dittature

Celebrazione e deposizione di una corona in memoria di Kostas Georgakis

A Genova, giovedì 24 settembre, in piazza Matteotti lato ingresso Palazzo Ducale, a cura di Anpi Genova, Camera del Lavoro, la Città giornale di società civile, Goodmorning Genova network di comunità e Centro di documentazione Logos è stata tenuta una cerimonia commemorativa dedicata a Kostas Georgakis.

Cinquant’anni fa, nella notte del 19 settembre 1970, Kostas Georgakis, giovane studente greco a Genova, si dava fuoco davanti al Tribunale (allora presso Palazzo Ducale) urlando “Grecia libera, aiutate la Grecia”.  Un gesto estremo, di protesta, contro la dittatura dei colonnelli che opprimeva la Grecia, cancellando le libertà e soffocando nel sangue ogni opposizione.

Cinquant’anni dopo Kostas vive non solo nel ricordo, ma nell’impegno contro ogni forma di dittatura, di oppressione nel mondo. Genova non ha dimenticato il suo sacrificio e lo ha ricordato con la deposizione di una corona di fiori presso la lapide commemorativa situata in Piazza Matteotti all’ingresso di Palazzo Ducale.

Alla manifestazione ha partecipato Stefano Gabrieli, a nome dell’Associazione Piemonte Grecia, ed ha portato il saluto ed un messaggio del Presidente Alexis Tsoukias, in cui si è voluto ricordare che:

La nostra Associazione, fondata più di 30 anni fa, nasce nella continuità della tradizione di filellenismo e della reciproca amicizia tra i popoli Italiano e Greco, amicizia che si è ulteriormente rafforzata nel comune impegno dei due popoli per contrastare il fascismo in tutte le sue molteplici manifestazioni.

Non a caso, la nostra Associazione ha avuto già occasione di ricordare il sacrificio di Κώστας Γεωργάκης in una bellissima manifestazione svolta nel 2016 a Torino in collaborazione con l’ANPPIA (Piazze per ricordare).

Κώστας Γεωργάκης era semplicemente un giovane studente Greco di Corfù che studiava all’Università di Genova. Aveva il torto di essere un uomo libero, democratico ed antifascista e per questo lui e la sua famiglia erano severamente perseguitati dal regime militare e fascista dei colonnelli Greci a cavallo degli anni ’60 e ’70 del 900.

Il gesto estremo di Κώστας Γεωργάκης ci ricorda le sofferenze inflitte dai regimi fascisti ai loro popoli. È un gesto che non vorremmo accadesse mai più in nessuna parte del mondo. Il ricordo di questo gesto rinnova il nostro impegno per un futuro migliore, nel rispetto dei diritti delle persone, contro il fascismo ed il razzismo in qualsiasi forma si manifestino”

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